Distribuzione assicurativa | [23/04/2018]

(23 aprile 2018) Audizione del Direttore Generale Giovanni Sabatini, presso la Commissione speciale per l’esame di Atti del Governo (Camera) e Commissione speciale per l’esame degli Atti urgenti presentati dal Governo (Senato), sullo Schema di Decreto legislativo recante attuazione della Direttiva (UE) 2016/97 sulla distribuzione assicurativa – atto n. 7

Illustri Presidenti, Onorevoli Deputati e Senatori,consentitemi innanzitutto di ringraziarvi, a nome dell’Associazione Bancaria Italiana e del presidente Antonio Patuelli, per l’invito a partecipare alla presente Audizione ed esprimere il punto di vista del mondo bancario sullo schema di Decreto Legislativo recante attuazione della Direttiva UE 2016/97 (IDD) relativa alla distribuzione assicurativa.Il provvedimento in esame assume interesse per il nostro settore in quanto le banche rappresentano uno dei principali canali di distribuzione di prodotti assicurativi, sia di tipo tradizionale sia di investimento.Il mondo bancario è sensibile al tema della distribuzione dei prodotti alla clientela, che non si esaurisce con la definizione dell’assetto normativo e regolamentare, ma coinvolge anche la corretta impostazione dei rapporti tra banche, personale e clientela. A tal fine, l’8 febbraio 2017, è stato siglato tra ABI e Sindacati di settore, l’Accordo nazionale su politiche commerciali e organizzazione del lavoro, che ha individuato una serie di innovative iniziative per riaffermare con forte convinzione i valori etici cui ispirare tali rapporti.In generale, l’Associazione Bancaria Italiana condivide i contenuti dell’articolato, finalizzati a recepire coerentemente il dettato normativo europeo nell’ottica di favorire la massima trasparenza e correttezza nel mercato della distribuzione assicurativa.

L’Audizione

Audizione del Direttore generale ABI presso la Commissione speciale per l’esame di Atti …

Obbligati a crescere – L’Europa dopo Brexit | [09/11/2017]

(9 novembre 2017) Convegno de Il Messaggero dell’Economia, ​Scuderie di Palazzo Altieri, Via di Santo Stefano del Cacco 1 Roma. Introduzione dei lavori del Presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli

​Signor Presidente del Consiglio, Signor Presidente del Parlamento Europeo, autorità, carissime amiche e amici, noi siamo onorati oggi come Associazione Bancaria di ospitare per il secondo anno consecutivo questa iniziativa del Messaggero, di alta qualità culturale, istituzionale, un grazie particolare alla famiglia Caltagirone editrice e alla direzione de Il Messaggero.Mi limito a pochissime riflessioni. Io colgo questa sfida in positivo della Brexit, una sfida che non è solamente di negoziato ma è anche per l’Unione Europea una sfida di identificazione di quello che vuol essere e vuole diventare.Penso che l’impopolarità degli scorsi anni dell’Unione Europea, dipenda molto da eccessi di burocratizzazione, che sono cresciuti e che non hanno una popolarità non solo nelle popolazioni ma anche negli addetti ai lavori, ovvero sia, innanzitutto le imprese.Di fronte a questo, l’auspicio che coltivo è che le istituzioni dell’Unione Europea sviluppino una nuova forte iniziativa, perché se vi è una iniziativa istituzionale di grande prospettiva politica, a questo punto il problema dell’eccesso di burocratizzazione diventa seguente agli orientamenti innovativi e di cambiamento.Penso che in quest’ultimo anno in Europa, gli Europeisti che non debbano essere per forza né ottusi né acritici, ma devono essere convinti, critici e propulsivi, abbiano vinto anche delle partite molto importanti e le hanno vinte ogni qual volta hanno giocato di iniziativa, anzi diciamo così, di contropiede, rispetto agli umori dell’opinione pubblica, di delusione per gli eccessi di burocratizzazione. Questo è, penso sia, il metodo da usare, non la rassegnazione, non il ripiegamento in sé stessi, non il neonazionalismo frazionista che ci farebbe portare indietro di secoli a prima ancora degli stati nazionali, ma una nuova centralità della democrazia istituzionale. E quando si parla e concludo, di nuova centralità delle Istituzioni, il primo pensiero va al luogo più rappresentativo delle Istituzioni, che è il Parlamento Europeo.Noi abbiamo come Italiani, una storia che tutte le volte in cui è stata rigenerata la democrazia, è nata dal Parlamento con l’Assemblea Costituente che avviò il percorso della Repubblica e ancor prima nel marzo del 1848 quando la culla del Risorgimento fu appunto un’aula parlamentare.Ebbene sono molto convinto che con la Presidenza di Antonio Tajani, noi riusciremo ad avere ulteriori risultati di iniziativa di ripresa istituzionale.Grazie a tutti loro e un saluto particolare al Presidente del Consiglio che per la prima volta in quanto Presidente del Consiglio, è qui in Associazione Bancaria.

Il documento in pdf

Introduzione dei lavori di Antonio Patuelli, Presidente dell’Associazione bancaria italiana

Disegno di Legge di bilancio 2018 | [06/11/2017]

(6 novembre 2017) Audizione del Direttore generale ABI Giovanni Sabatini presso le commissioni Bilancio congiunte di Senato della Repubblica e Camera dei Deputati

Illustri Presidenti, Onorevoli senatori e deputati,consentitemi innanzitutto di ringraziarvi, a nome dell’Associazione Bancaria Italiana e del presidente Antonio Patuelli, per l’invito a partecipare alla presente Audizione ed esprimere il punto di vista del mondo bancario sul Disegno di legge di bilancio del 2018, che dà attuazione alla programmazione economico-finanziaria esposta nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2017.Il nostro contributo è strutturato in due parti:

• nella prima presentiamo considerazioni sull’impostazione generale della manovra – anche nel quadro della più complessiva politica economica e di bilancio come definite con la Nota di Aggiornamento del DEF e diamo conto dei più recenti sviluppi dell’attività bancaria in Italia;

• nella seconda ci concentriamo sulle misure più specifiche a cui la legge di bilancio fa riferimento e che potranno avere diretto impatto sullo sviluppo degli investimenti e sull’efficienza nell’utilizzo dei fattori produttivi.

L’Audizione

Audizione del Direttore generale ABI presso le Commissioni Bilancio congiunte Senato e Camera

93^ Giornata mondiale del risparmio | [31/10/2017]

(31 ottobre 2017) Relazione del Presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli

​​Per superare le conseguenze della crisi e favorire la ripresa, le banche in Italia sono impegnate con 152 miliardi di Euro di accantonamenti negli ultimi sei anni, con circa 70 miliardi di aumenti di capitale negli ultimi dieci anni, con dieci miliardi, negli ultimi tre anni, per i vari fondi italiani ed europei per le banche in difficoltà.La Repubblica Italiana ha speso molto meno, anche a confronto con gli altri Paesi europei, pur avendo fatto, nell’anno trascorso, tre importanti interventi, con un impegno di meno di dieci miliardi che dovranno essere largamente recuperati dalla vendita della banca ora in via di nazionalizzazione e con il recupero dei crediti deteriorati delle due banche venete.Parallelamente a questi enormi sforzi, le banche in Italia stanno sempre più modernizzando i propri processi produttivi.Si è ridotto fortemente il numero dei gruppi bancari e delle banche indipendenti che nel 2018 saranno ancor meno delle 115 che avevamo previsto a luglio, ma ciò non dovrà limitare la concorrenza.Le banche in Italia aumentano i prestiti a famiglie e imprese con infimi tassi d’interesse, hanno fortemente ridotto le sofferenze nette, nei primi otto mesi di quest’anno, addirittura di un quarto, dagli 86,8 miliardi di dicembre 2016 ai 65,3 di agosto scorso, con un impegno corale che prosegue intensamente e che ha bisogno di norme certe e stabili.Le istituzioni italiane hanno posto in essere importanti misure di adeguamento normativo alle migliori regole vigenti in Europa, anche con l’approvazione della legge delega per la riforma del diritto fallimentare e con le nuove linee guida del Consiglio Superiore della Magistratura in materia di buone prassi per le esecuzioni immobiliari.Diamo atto alla Banca d’Italia di orientamenti sempre equilibrati e costruttivi per irrobustire la ripresa.Tutto il mondo produttivo italiano chiede alle istituzioni europee di stabilizzare le regole per le banche che influiscono sugli altri settori d’impresa, senza imprevisti, promuovendo regole identiche, anche con Testi Unici europei innanzitutto di diritto bancario, finanziario e penale dell’economia, per superare i limiti di un’Unione bancaria, troppo incompleta.In questa settimana si compiono anche i primi tre anni di Vigilanza unica.Confidiamo nelle plurime iniziative di accertamento delle responsabilità nelle crisi bancarie, sia della Magistratura, sia della Commissione parlamentare d’inchiesta.Confidiamo in conclusioni rapide che attribuiscano le responsabilità a chi le ha avute e voltino pagina.La confusione non favorisce la fiducia e la ripresa.Occorre guardare avanti, costruire insieme la ripresa, correggendo le cause della crisi e non estremizzando i rimedi normativi.Operiamo per l’innovazione competitiva del mondo delle imprese italiane nei mercati internazionali, che va sostenuta con politiche che incentivino i fattori produttivi.Bisogna compiere ogni sforzo per superare la crisi morale che è seguita in Europa a quelle finanziarie e sociali.“I capitali materiali non sono quel che più importa per la rinascita”, quando ciò che conta soprattutto è “la fiducia nell’avvenire”, scriveva Luigi Einaudi nella fatidica estate del 1943.Le banche debbono fare fino in fondo la loro parte per contribuire al recupero della speranza e della fiducia, premesse per la più cospicua ripresa dello sviluppo e dell’occupazione.La ripresa dei nazionalismi nel vecchio continente è una risposta emotiva e non lungimirante: la ragione non deve stancarsi di combattere per un futuro migliore per tutti e per lo sviluppo dei processi di civilizzazione.Dal primo gennaio prossimo entreranno in vigore nuovi principi contabili internazionali e le nuove regole di trasparenza nei servizi finanziari, note come “Mifid 2” e il da tempo da noi auspicato documento sintetico illustrativo dei prodotti di investimento finanziari e assicurativi.Le banche in Italia operano nel pluralismo competitivo, con scelte d’impresa che debbono essere sempre orientate a far compiere a ciascuno, in piena consapevolezza, le scelte degli investimenti finanziari in piena responsabilità e in coerenza con gli orientamenti di ognuno.Chiediamo che sia piena e tempestiva l’applicazione della “Mifid 2” da parte delle banche e dei soggetti ad esse concorrenti nella vendita dei prodotti finanziari.La trasparenza deve essere piena e completa anche su ogni dettaglio, compresi i costi delle commissioni e dei servizi.Chiediamo che gli indicatori sintetici di costo dei prodotti e servizi bancari e finanziari siano definiti con criteri identici in tutta l’Europa dell’Unione bancaria.L’ABI e i Sindacati hanno firmato un importante accordo d’avanguardia in Europa sulle politiche commerciali per evitare pressioni indebite sui lavoratori.L’economia e la finanza debbono operare sempre secondo la più scrupolosa applicazione delle regole e, in più, con sensibilità etiche anche superiori a quelle imposte dalle norme, con un rigore culturale e morale che deve divenire crescentemente etica pubblica e rispetto del valore dei limiti pubblici e privati.Ringrazio il Presidente Guzzetti per l’impegno dell’ACRI per l’educazione finanziaria e per le attività dell’ACRI dove sono rappresentati diversi dei più responsabili investitori istituzionali che contribuiscono alla stabilità e alla solidità delle banche in Italia, presupposto importante per la ripresa della fiducia e dello sviluppo.

La relazione (pdf)

La relazione del Presidente dell’ABI Antonio Patuelli

Le prospettive dell’Europa | [06/10/2017]

(6 ottobre 2017) Lectio magistralis del Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani presso la Sala della Clemenza, Palazzo Altieri in Roma

​Introduzione di Antonio Patuelli
Heri dicebamus: “Nuova Europa o neonazionalismo”.In questi mesi, fra gli europeisti, è prevalso solo chi ha operato “di contropiede” rispetto agli umori anti europeisti, frutto di un decennio di recessione economica e di eccessi burocratici che hanno logorato gli ideali europeisti.L’Europa è in un momento decisivo: i nazionalismi riaffiorano, dalla Brexit all’Est Europa, fino alla Spagna e alla Catalogna forse dimentiche del terribile Novecento vissuto.L’Europa non può limitarsi a difendere quello che è ed i grandi ideali che erano più decisivi quando il vecchio continente era diviso dalla “cortina di ferro”.Occorre una ripresa di iniziative istituzionali, anche con forte coinvolgimento dei popoli e degli Stati, per affermare non nuove burocrazie, ma nuovi doveri e diritti di cittadinanza europea, nuove possibilità per tutti di crescita civile, economica e sociale.Questa svolta può venire soprattutto dal Parlamento Europeo, proprio in questi mesi presieduto da un patriota europeista italiano.Il tempo è poco…

Il testo dell’introduzione

Lectio magistralis di Antonio Tajani
Voglio iniziare questa lectio con una nota citazione di Luigi Einaudi: “Milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, (…) sono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno”.
Einaudi ci fa capire una grande verità che va ben al di là della lotta, nata con l’umanità, tra chi intraprende e chi è capace solo di bloccare: fare impresa, essere banchiere, lavorare per realizzare qualcosa, è molto di più che fare soldi. E’ passione. E la passione non si misura con il denaro. E’ voglia di creare, di lottare per un mondo migliore, di essere parte di un progetto più grande. Come nel Vangelo, è fare fruttare i talenti ricevuti.
Anche il nostro senso di apparenza all’Unione europea va oltre un mercato o una moneta. E’, prima di tutto, un progetto di uomini e donne che riflette un’identità forgiata sulla libertà e sulla dignità della persona.
Quest’identità affonda le sue radici in tremila anni di una storia iniziata tra le isole dell’Egeo, lungo le coste del Mediterraneo. Prende forma, tra mito e leggenda, con la rivolta al dominio di Creta, l’uccisione del Minotauro, la bestia della tirannia, da parte di Teseo, futuro re di Atene.
Dopo gli argonauti in viaggio verso terre inesplorate, la leggenda continua con un altro principe greco, quello che forse più di ogni altro incarna l’anima europea …

Il testo della Lectio magistralis

Intervento introduttivo del Presidente dell’ABI Antonio Patuelli alla Lectio magistralis del Presidente Tajani

Indagine conoscitiva sulle semplificazioni fiscali | [04/07/2017]

(4 luglio 2017) Audizione del Vice Direttore generale ABI Gianfranco Torriero presso la Commissione parlamentare per la semplificazione

​L’ Associazione bancaria italiana, anche a nome del Presidente Antonio Patuelli, e del Direttore generale Giovanni Sabatini, ringrazia la Commissione parlamentare per la semplificazione dell’invito a partecipare all’indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel settore fiscale, il cui obiettivo finale è quello di individuare le possibili linee di azione per rendere più semplici i rapporti tra il fisco, da un lato, e cittadini e imprese, dall’altro …

Il testo dell’audizione

Audizione del vice Direttore generale ABI presso la Commissione parlamentare per la semplificazione

Impatto sul mercato del lavoro della 4^ rivoluzione industriale | [31/05/2017]

(31 maggio 2017) Audizione dell’ Ufficio relazioni sindacali ABI presso l’11^ Commissione lavoro e previdenza sociale del Senato della Repubblica

​Illustre Presidente, Onorevoli Senatori,ABI, nel ringraziare per l’opportunità di esprimere proprie considerazioni sulla tematica oggetto della presente audizione, intende anzitutto manifestare il proprio apprezzamento per l’iniziativa della Commissione Lavoro e previdenza sociale di avviare un ciclo di audizioni con le Parti sociali in merito all’impatto sul mercato del lavoro italiano delle nuove tecnologie che contribuiscono alla digitalizzazione delle attività lavorative.Il tema proposto si presenta di grande complessità e delicatezza per le sue molteplici implicazioni. In questa occasione ABI formula considerazioni di carattere generale e sintetico, riservandosi di produrre un eventuale documento più articolato anche sulla base dell’“ipotesi di lavoro” che la Commissione si è riservata di trasmettere.

L’Audizione

Audizione ABI presso l’11^ Commissione lavoro e previdenza sociale del Senato

Misure fiscali per la concorrenza nell’economia digitale | [31/05/2017]

(31 maggio 2017) Audizione del Direttore generale ABI Giovanni Sabatini presso le Commissioni riunite finanze, tesoro e industria del Senato della Repubblica

​Illustri Presidenti, Onorevoli Senatori,a nome del Presidente Antonio Patuelli e dell’Associazione bancaria italiana Vi ringrazio per l’invito che ci avete rivolto, offrendoci modo di esporre la posizione del settore bancario rispetto al delicato tema della distorsione della concorrenza dovuta alle differenze nei livelli di tassazione tra gli Stati.Le banche italiane da sempre condividono la necessità di fronteggiare, con strumenti adeguati ed efficaci, i fenomeni di arbitraggio fiscale dovuti alla presenza di ordinamenti più attrattivi, tanto più in un contesto di progressiva armonizzazione delle regole comunitarie e dell’Unione bancaria.L’erosione delle basi imponibili nazionali non è un problema solo dei governanti: essa si ripercuote negativamente sull’economia di tutte le imprese, con effetti tanto più avversi per quelle bancarie, la cui sorte è strettamente legata a quella delle imprese che esse finanziano …

L’Audizione

Audizione del Dg ABI presso le Commissioni riunite finanze, tesoro e industria del Senato

Indagine conoscitiva sul cosiddetto ‘pacchetto bancario Ue’ | [23/05/2017]

(23 maggio 2017) Audizione del Direttore generale ABI Giovanni Sabatini presso la Commissione finanze e tesoro del Senato della Repubblica

​Illustre Presidente, Onorevoli Senatori,

consentitemi innanzitutto di ringraziarvi, a nome dell’Associazione Bancaria Italiana e del suo Presidente Antonio Patuelli, per l’invito a partecipare a questa audizione ed esprimere il punto di vista del mondo bancario sulle recenti proposte legislative dell’Unione europea in materia creditizia (cosiddetto “Pacchetto bancario europeo”).
Prima di entrare nell’analisi specifica delle proposte di modifica delle direttive e del regolamento oggetto di questa audizione, credo sia importante premettere che il progetto di Unione Bancaria e di una reale integrazione del mercato finanziario dell’area Euro deve essere completato attraverso:

  • la realizzazione di veri Testi Unici (bancario e della finanza) europei, accompagnata da una drastica semplificazione normativa;
  • la costruzione del c.d. “terzo pilastro” dell’Unione Bancaria, il sistema europeo di garanzia dei depositi.

Il testo dell’audizione

Audizione del Direttore generale ABI presso la Commissione finanze e tesoro del Senato

Dlgs per l’attuazione della direttiva Ue anti riciclaggio | [27/03/2017]

(29 marzo 2017) Audizioni del Direttore generale ABI Giovanni Sabatini presso le Commissioni riunite giustizia e finanze della Camera e le Commissioni riunite giustizia, finanza e tesoro del Senato

​Illustre Presidente, Onorevoli Deputati e Senatori,consentitemi innanzitutto di ringraziarvi, a nome dell’Associazione bancaria italiana e del Presidente Antonio Patuelli, per l’invito a partecipare alla presente audizione che consente di esprimere il punto di vista del mondo bancario sullo schema di Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 849/2015 in materia di anti-riciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale.Vorrei innanzitutto partire da un dato, che è nel Dna degli intermediari bancari e che è emerso chiaramente anche dal recente rapporto del Fondo monetario internazionale (Fmi): la chiave del contrasto e della prevenzione di fenomeni così fortemente inquinanti del tessuto sociale non può che essere il “gioco di squadra” di tutti i soggetti coinvolti.Mi sembra in questo senso che la via intrapresa in questi anni dalle Autorità e dal settore privato e pubblico, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, sia quella giusta.Dal citato Rapporto del Fondo monetario sono emerse in modo chiaro la delicatezza e la centralità del ruolo delle banche nella prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. Il territorio italiano risente purtroppo di fenomeni di criminalità organizzata endemici che favoriscono il radicamento di reati quali l’evasione fiscale, la corruzione, la concussione, la frode, etc.Questo elemento di fatto ha consentito lo sviluppo nel mondo bancario della cultura della prevenzione; quanto più il rischio è alto tanto più debbono essere efficaci i presidi e sono tali presidi che controbilanciano adeguatamente il rischio.Dal Rapporto emerge ancora come la segnalazione di operazioni sospette sia un punto di forza del settore bancario e come l’Uif abbia rilevato un significativo miglioramento nella qualità delle segnalazioni di operazioni sospette (Sos) trasmesse dal mondo bancario negli ultimi anni.Alla luce di quanto appena detto e della necessità di preservare e migliorare un sistema di prevenzione e contrasto che è riconosciuto valido ed efficace a livello internazionale, mi preme portare all’attenzione della Commissione alcuni aspetti dello schema di Decreto che ad avviso del settore bancario debbono essere oggetto di un’ulteriore valutazione e, in alcuni casi, di un necessario ripensamento.

Il testo dell’audizione

Audizioni del Dg ABI presso le Commissioni riunite giustizia e finanze di Camera e Senato

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